CONVEGNO: Surgeon by vocation, Monza 26 gennaio 2018
Nel gennaio di quest’anno con i miei collaboratori ho organizzato un Congresso di chirurgia colorettale presso l’Ospedale San Gerardo di Monza con due relatori della Mayo Clinic di Rochester,David Larson e Andrea Mariani.Tutto é scaturito da una lunga storia di amicizia tra me e Andrea , consultant di ginecologia:questo rapporto ha generato nel tempo una collaborazione professionale con la Clinica statunitense, frequentata in tempi diversi da alcuni miei collaboratori. Quando ci siamo sentiti per la proposta congressuale, Andrea mi ha posto una condizione e cioé una final session sulla natura vocazionale del lavoro del chirurgo: mi é sembrata una sfida e ho accettato. Nei giorni successivi a questo primo contatto ero, ovviamente, molto preoccupato per la modalità con cui introdurre e condurre un argomento così impegnativo al termine di un Congresso di Chirurgia. A indicarmi la strada da seguire é stato un incontro di Medicina e Persona,nel quale alcuni studenti di Medicina della Facoltà di Bologna presentavano una mostra, da loro pensata e allestita , su un cardiochirurgo italiano della Mayo,Giancarlo Rastelli. Questo medico é precocemente mancato a soli 37 anni nel 1970, ed é ancora ricordato alla Mayo per la sua genialità tecnica, coniugata a una grande umanità nel rapporto con i pazienti. Egli era solito affermare che la prima carità verso il malato é la scienza, per sottolineare come vivere il cristianesimo nella professione medica significhi mettere al centro il malato ,impegnandosi fino in fondo nella conoscenza, per rispondere al suo bisogno.Da questo incontro così inaspettato, é nato il progetto di cominciare la final session proprio con la storia di un testimone, presentata dagli studenti di Bologna, e di allestire la mostra in Ospedale con l’aiuto degli studenti di Medicina di Bicocca. Il giorno del Congresso durante la final session Andrea Mariani e David Larson hanno raccontato le loro storie umane e professionali, facendo cogliere a chi li ascoltava come vita e professione sono un tutt’uno in cui ci si gioca fino in fondo il senso del nostro esistere.Da ciò è scaturito il desiderio di rendere disponibile a tutti la loro testimonianza.
Dario Maggioni, Andrea Costanzi e Giulio Mari